DHL Supply Chain Italia compie un ulteriore passo avanti verso l’eccellenza operativa, conseguendo lo standard internazionale ISO 22301:2012 di Business Continuity Management (BCM) per i campus e siti farmaceutici di Settala e Cerro al Lambro (MI) e Santa Palomba (Roma). Infatti, Certiquality ha riconosciuto all'operatore l’attuazione di un processo capace di garantire resilienza e continuità operativa in caso di eventi avversi lungo tutta la filiera del farmaco, a tutela della salute dei pazienti, del business e della reputazione dei clienti. «DHL Supply chain è il primo operatore logistico che certifichiamo. – spiega Armando Romaniello, Direttore Industry Management di Certiquality – È il segnale di una sensibilità sull’efficace gestione del proprio business anche in circostanze critiche e sulla volontà positiva di presentarsi ai propri partner con garanzie certificate che permettano di garantire continuità all'impresa tanto nel breve quanto nel lungo termine».
Più nel dettaglio, è stata certificata la capacità di DHL Supply Chain Italia di prevenire e far fronte a criticità per la logistica dei clienti (disastri naturali, blocchi per questioni sociali e politiche o rischi operativi), garantendo la continuità delle attività, la corretta gestione e conservazione di prodotti farmaceutici a temperatura controllata e i tempi di consegna, in particolare per i farmaci ospedalieri urgenti. «Si tratta di una certificazione molto importante per noi e per le imprese che ci scelgono –dichiara Eddy De Vita, Presidente e Amministratore Delegato di DHL Supply Chain –. La certificazione attesta che siamo quindi in grado di far fronte a diverse problematiche e di garantire, ad esempio, la consegna di prodotti urgenti o fondamentali a ospedali e cliniche».
L’approccio della società alla gestione delle avversità certificata da Certiquality deriva principalmente dall’analisi dei dati: a livello globale, il 90% delle aziende inserisce le criticità legati alla supply chain e alla logistica tra le priorità della propria organizzazione, ma solo il 9% dichiara di essere in grado di mitigare il rischio lungo la filiera (fonte: World Economic Forum/McKinsey&Company). DHL Supply Chain ha quindi impostato un modello che, coinvolgendo risorse e mezzi, assicura che i processi continuino a essere svolti senza interruzione, anche in caso di disastro, a salvaguardia del business e della salute dei pazienti.