21-10-2020
“Dal paziente al paziente” è uno degli hashtag che sintetizzano lo spirito alla base dell’innovativo servizio lanciato da doFar per la gestione dei farmaci destinati ai pazienti cronici: al centro del servizio ci sono infatti le reali esigenze di questo tipo di paziente, spesso particolarmente fragile, al quale il servizio si rivolge per semplificare una serie di attività molto critiche che vanno dal controllo delle scorte personali di farmaci alla gestione delle prescrizioni ripetitive e delle dispensazioni degli stessi, prevedendo nel modulo più completo, anche la consegna a domicilio.
La soluzione lanciata da doFar, unica nel panorama italiano ed europeo, sarà illustrata nel corso della tavola rotonda dal titolo “Distribuzione farmaceutica: la ricerca di nuove vie per reagire all'emergenza”, nell’ambito del convegno digitale “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”, previsto on line sulla piattaforma Gotowebinar il 18 e 19 novembre 2020.
La gestione della cronicità è un tema di assoluta rilevanza, ben noto già prima della crisi sanitaria in corso ma reso ancora più importante proprio dalla modifica dei comportamenti resa necessaria dalla pandemia.
Sono infatti circa 24 milioni (dati 2019 dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane) gli italiani che si possono definire cronici, 12,5 dei quali multicronici, e le prospettive per il futuro sono di ulteriore crescita.
In primis l’ipertensione, seguita da artrosi/artrite, osteoporosi, malattie allergiche, diabete e malattie cardiache, fra le patologie più ricorrenti.
Molti di questi pazienti non entrano, se non per pochi mesi, nei circuiti della “distribuzione diretta” ed è dunque interamente affidato a loro stessi, o ai vari caregiver – tipicamente i familiari – tutto l’onere della gestione del supporto farmaceutico.
Una percentuale elevata è costituita da anziani, ma i pazienti cronici sono spesso anche bambini, adolescenti o adulti in piena età lavorativa: una percentuale enorme della popolazione che è esposta a gravi disagi ed allo stesso tempo genera elevati costi per il Sistema Sanitario Nazionale, in particolare quando l’aderenza terapeutica non viene rigorosamente rispettata.
Questo è il contesto nel quale il sistema doFar si posiziona in modo centrale.
Il paziente cronico infatti deve controllare periodicamente la sua scorta di farmaci, che possono essere diversi, con tempi, confezioni, posologie diverse, e anche introdotti nella terapia in momenti successivi.
Quando uno di questi sta per finire, è necessario chiedere tempestivamente al medico di medicina generale una nuova ricetta, o recandosi su appuntamento in ambulatorio o, sotto la spinta della digitalizzazione provocata dalla pandemia, utilizzando la mail o WhatsApp o previo appuntamento, recandosi in studio per il ritiro del promemoria cartaceo.
Quale che sia il modo, comunque, una nuova ricetta va richiesta ed emessa, generando “adempimenti amministrativi” per i medici e i loro ambulatori e mettendo a disagio i pazienti senza familiarità con il digitale.
Successivamente è necessario approvvigionare il farmaco in farmacia, a volte attendendo più tempo qualora i farmaci non siano tutti disponibili al momento.
«Noi abbiamo studiato a fondo tutto questo complicato processo per capire come risolverne gli aspetti critici» ci spiega il CEO di doFar, la società che ha ideato e lanciato il servizio in tutta Italia a settembre 2020, dopo uno sviluppo durato alcuni anni.
«Il problema non è solamente legato ai molti passaggi necessari ad approvvigionare il farmaco, ma alle importantissime ripercussioni sull’aderenza alla terapia ed è molto aggravato dalle competenze digitali ormai necessarie per alcuni passaggi in tempi di Covid.
doFar chiede al paziente cronico una sola cosa: che abbia un telefono, anche fisso, anche quello con la rotella. La complessità e il supporto tecnologico sono in carico a noi che lo seguiamo passo passo affinché lui possa realizzare il suo obiettivo più importante: l’aderenza terapeutica, almeno per quanto riguarda la disponibilità dei farmaci. Il sistema doFar infatti programma e gestisce tutto il percorso terapeutico per la parte di approvvigionamento dei farmaci: controlla le scorte del paziente, richiede al medico di emettere per tempo la nuova prescrizione quando necessaria, la trasmette alla farmacia scelta dal paziente affinché prepari i farmaci. Quando questi sono pronti, il paziente riceve una telefonata che gli comunica la possibilità di ritiro – se per lui non è un problema recarsi in farmacia – oppure data e ora di consegna – se preferisce il recapito a domicilio».
Ovviamente tutto il circuito è gestito dal sistema, costituito da cinque piattaforme telematiche, nel quale la circolazione dei dati - generati per il medico per il farmacista e per il paziente – è in capo ad algoritmi allo state dell’arte.
Questo dunque l’innovativo sistema che vi invitiamo ad approfondire partecipando al convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”, organizzato per la sua undicesima edizione da Editrice Temi con le riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne.
L'evento si terrà in versione digitale e sarà suddiviso in due webinar pomeridiani che si terranno il 18 e il 19 novembre 2020, dalle ore 15.00 alle 17.30.
Le iscrizioni sono aperte al seguente link.
Per maggiori dettagli e per consultare l'agenda dettagliata, potete visitare la pagina dell'evento: www.logfarma.it, che contiene anche i rimandi a tutte le edizioni precedenti.
La soluzione lanciata da doFar, unica nel panorama italiano ed europeo, sarà illustrata nel corso della tavola rotonda dal titolo “Distribuzione farmaceutica: la ricerca di nuove vie per reagire all'emergenza”, nell’ambito del convegno digitale “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”, previsto on line sulla piattaforma Gotowebinar il 18 e 19 novembre 2020.
La gestione della cronicità è un tema di assoluta rilevanza, ben noto già prima della crisi sanitaria in corso ma reso ancora più importante proprio dalla modifica dei comportamenti resa necessaria dalla pandemia.
Sono infatti circa 24 milioni (dati 2019 dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane) gli italiani che si possono definire cronici, 12,5 dei quali multicronici, e le prospettive per il futuro sono di ulteriore crescita.
In primis l’ipertensione, seguita da artrosi/artrite, osteoporosi, malattie allergiche, diabete e malattie cardiache, fra le patologie più ricorrenti.
Molti di questi pazienti non entrano, se non per pochi mesi, nei circuiti della “distribuzione diretta” ed è dunque interamente affidato a loro stessi, o ai vari caregiver – tipicamente i familiari – tutto l’onere della gestione del supporto farmaceutico.
Una percentuale elevata è costituita da anziani, ma i pazienti cronici sono spesso anche bambini, adolescenti o adulti in piena età lavorativa: una percentuale enorme della popolazione che è esposta a gravi disagi ed allo stesso tempo genera elevati costi per il Sistema Sanitario Nazionale, in particolare quando l’aderenza terapeutica non viene rigorosamente rispettata.
Questo è il contesto nel quale il sistema doFar si posiziona in modo centrale.
Il paziente cronico infatti deve controllare periodicamente la sua scorta di farmaci, che possono essere diversi, con tempi, confezioni, posologie diverse, e anche introdotti nella terapia in momenti successivi.
Quando uno di questi sta per finire, è necessario chiedere tempestivamente al medico di medicina generale una nuova ricetta, o recandosi su appuntamento in ambulatorio o, sotto la spinta della digitalizzazione provocata dalla pandemia, utilizzando la mail o WhatsApp o previo appuntamento, recandosi in studio per il ritiro del promemoria cartaceo.
Quale che sia il modo, comunque, una nuova ricetta va richiesta ed emessa, generando “adempimenti amministrativi” per i medici e i loro ambulatori e mettendo a disagio i pazienti senza familiarità con il digitale.
Successivamente è necessario approvvigionare il farmaco in farmacia, a volte attendendo più tempo qualora i farmaci non siano tutti disponibili al momento.
«Noi abbiamo studiato a fondo tutto questo complicato processo per capire come risolverne gli aspetti critici» ci spiega il CEO di doFar, la società che ha ideato e lanciato il servizio in tutta Italia a settembre 2020, dopo uno sviluppo durato alcuni anni.
«Il problema non è solamente legato ai molti passaggi necessari ad approvvigionare il farmaco, ma alle importantissime ripercussioni sull’aderenza alla terapia ed è molto aggravato dalle competenze digitali ormai necessarie per alcuni passaggi in tempi di Covid.
doFar chiede al paziente cronico una sola cosa: che abbia un telefono, anche fisso, anche quello con la rotella. La complessità e il supporto tecnologico sono in carico a noi che lo seguiamo passo passo affinché lui possa realizzare il suo obiettivo più importante: l’aderenza terapeutica, almeno per quanto riguarda la disponibilità dei farmaci. Il sistema doFar infatti programma e gestisce tutto il percorso terapeutico per la parte di approvvigionamento dei farmaci: controlla le scorte del paziente, richiede al medico di emettere per tempo la nuova prescrizione quando necessaria, la trasmette alla farmacia scelta dal paziente affinché prepari i farmaci. Quando questi sono pronti, il paziente riceve una telefonata che gli comunica la possibilità di ritiro – se per lui non è un problema recarsi in farmacia – oppure data e ora di consegna – se preferisce il recapito a domicilio».
Ovviamente tutto il circuito è gestito dal sistema, costituito da cinque piattaforme telematiche, nel quale la circolazione dei dati - generati per il medico per il farmacista e per il paziente – è in capo ad algoritmi allo state dell’arte.
Questo dunque l’innovativo sistema che vi invitiamo ad approfondire partecipando al convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”, organizzato per la sua undicesima edizione da Editrice Temi con le riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne.
L'evento si terrà in versione digitale e sarà suddiviso in due webinar pomeridiani che si terranno il 18 e il 19 novembre 2020, dalle ore 15.00 alle 17.30.
Le iscrizioni sono aperte al seguente link.
Per maggiori dettagli e per consultare l'agenda dettagliata, potete visitare la pagina dell'evento: www.logfarma.it, che contiene anche i rimandi a tutte le edizioni precedenti.
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