Si è tenuto il 26 febbraio 2016, presso il Palazzo della Regione Lombardia a Milano, il primo seminario del ciclo “Le cinque giornate di Milano”, sulla gestione degli appalti di servizi in sanità, dal titolo: “La nuova legge di riforma della sanità in Lombardia”, organizzato da ALE, associazione regionale lombarda della FARE (Federazione Economi e Provveditori in Sanità).
La giornata è stata divisa in quattro momenti. Dopo l'introduzione da parte di Calogero Calandra, componente del consiglio direttivo di ALE e direttore del Centro Studi ALE, Salvatore Gioia, presidente di ALE (Associazione Lombarda Economi e Provveditori Sanità), ha commentato le condanne penali delle ultime settimane dicendo che bisogna tornare a ragionare con lucidità, tenere i nervi saldi e avere il coraggio di parlare.
A questo proposito, il presidente ha anche confermato il ruolo dell'associazione a supporto dei singoli, per poterli aiutare nel caso in cui si vengano a trovare in situazioni di difficoltà. Tutto ciò che si legge, riguardo a condanne e abusi, non può essere la normalità. Bisogna al contrario rafforzare e chiarire gli obiettivi del sistema sanitario: e solo in questo modo potremo rendere la vita difficile a chi non li condivide. Da un lato infatti la corruzione, per quanto illecita, è sempre una merce: se c'è qualcuno che vende, vuol dire che qualcuno compra. «Ma proprio perché sappiamo di cosa stiamo parlando, dobbiamo resistere a questo virus e sviluppare gli anticorpi. Se ci accontentiamo dell'idea che siamo un'associazione a delinquere allora lasciamo perdere: ma al contrario io dico che non dobbiamo arrenderci al diluvio, dobbiamo leggere la situazione in positivo e capire che proprio perché il sistema è sano, allora permette di fare venire alla luce le situazione illegali per punirle come si deve».
Il dottor Gioia ha inoltre affrontato un argomento da molti sottovalutato e lasciato in ombra, l'esecuzione del contratto ovvero il controllo che all'atto pratico il servizio fornito corrisponda a quello acquistato e fatturato. Attraverso il controllo dell'esecuzione del contatto si può basare un servizio correttamente fornito ed erogato. Questo tema è stato ripreso dall'avvocato Claudia Rimoldi che ha confermato l'idea del presidente aggiungendo che il contratto non va visto solo dal punto di vista dell'inizio, ma anche nel suo proseguimento. Un concetto illustrato con un esempio molto semplice: «Se io compro una caldaia, il tecnico me la monta ma questa non funziona, chiederò ragioni al tecnico». Così deve succedere anche nell'ambito della sanità: bisogna verificare non solo il servizio che ho acquistato, ma come questo servizio viene fatto funzionare. «Io sono avvocato e mi occupo di sinistri, cioè situazioni nelle quali il cittadino denuncia una situazione negativa» prosegue poi la dottoressa Rimoldi. «Ora, se la sanità ha sbagliato, deve pagare, e non c'è dubbio. Ma il mio mestiere è quello di verificare se ci sono azioni pretestuose (quindi situazioni in cui il paziente non ha ricevuto un vero e proprio torto, ma vuole comunque essere risarcito). In questo caso, invece, dobbiamo combattere contro le pretese false del paziente. Nell'esecuzione del contratto è la stessa cosa: se il nostro fornitore non fa quello che ha promesso di fare, dobbiamo combattere e far sì che la sua esecuzione sia corrispondente a quello che stiamo pagando».
Successivamente ha preso la parola l'avvocato Massimiliano Brugnoletti, della Scuola Nazionale Servizi, trattando un articolo della costituzione in particolare, l'articolo 97: la buona amministrazione. Riguardo a questo articolo ha spiegato che la legalità non dovrebbe essere la finalità della pubblica amministrazione ma un contesto ovvio nel quale si erogano i suoi servizi; le finalità principali dovrebbero essere efficienza ed efficacia. Anch'egli affronta il tema del contratto dicendo che dev'essere un atto sostanziale, non formale.
Infine, Davide Mozzanica, Dirigente struttura fattori produttivi, direzione generale welfare Regione Lombardia, ha concluso il quadro della situazione, descrivendo i tre livelli di acquisto in vigore in Lombardia: il più centralizzato passa attraverso le centrali di acquisto Consip e ARCA; un livello intermedio è effettuato dai consorzi fra più realtà ospedaliere e infine vi sono acquisti individuali presso i singoli ospedali. Da notare l'importanza del concetto di qualità, che secondo il nuovo codice di appalti deve entrare anche nelle specifiche delle gare di appalti, ma che deve essere garantita anche in caso di acquisti centralizzati.
Di seguito il programma dei prossimi appuntamenti:
22 aprile: Stato dell'arte nel recepimento delle nuove direttive europee: verso il nuovo Codice degli Appalti
29 settembre: I punti critici della gara
27 maggio: Data Mining, l'analisi delle banche dati per una miglior efficienza degli acquisti
28 ottobre: Gli scenari della legalità nel nuovo contesto del SSN (trasparenza, anticorruzione, 231)
3 dicembre: Question Time, domande dal pubblico e risposte dai docenti