07-01-2022
Costruire la sanità di domani a partire da una diagnostica che assuma un ruolo sempre più centrale, non solo nel supportare un percorso di cura del paziente che possa contare su un piano terapeutico il più possibile personalizzato ed efficace, ma anche per sostenere il Sistema Sanitario nel suo complesso. È stato questo il tema centrale del Digital talk “Sostenibilità del Sistema Salute: il valore della diagnostica per la medicina del futuro” organizzato da Roche Diagnostics per dialogare con esperti del mondo istituzionale, accademico e scientifico sulle sfide a cui deve rispondere un sistema di tutela della salute che sia realmente sostenibile e incentrato sul paziente.
Nel corso del talk, moderato dalla vice-direttrice di Economy Marina Marinetti, sono intervenuti Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione di Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dello IEO di Milano, Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria - Direttore EEHTA, CEIS - Università degli Studi, Roma Tor Vergata, Francesca Moccia, Vice segretaria generale di Cittadinanzattiva, Mario Plebani, Presidente eletto della Federazione Europea di Medicina di Laboratorio (Eflm). A chiudere i lavori, Guido Bartalena, Healthcare & Market Development Director di Roche Diagnostics Italia, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i vari interlocutori dell’ecosistema salute e, contestualmente, il ruolo dell’azienda come partner del Sistema Sanitario.
Nel corso del talk, moderato dalla vice-direttrice di Economy Marina Marinetti, sono intervenuti Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione di Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dello IEO di Milano, Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria - Direttore EEHTA, CEIS - Università degli Studi, Roma Tor Vergata, Francesca Moccia, Vice segretaria generale di Cittadinanzattiva, Mario Plebani, Presidente eletto della Federazione Europea di Medicina di Laboratorio (Eflm). A chiudere i lavori, Guido Bartalena, Healthcare & Market Development Director di Roche Diagnostics Italia, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i vari interlocutori dell’ecosistema salute e, contestualmente, il ruolo dell’azienda come partner del Sistema Sanitario.
A commento del Digital Talk, il Sottosegretario di Stato alla Salute, Andrea Costa, si è così espresso: «La pandemia ha messo in evidenza il ruolo strategico e l’importanza della diagnostica. Grazie anche al sostegno e all’aiuto del settore privato, in termini di innovazione e ricerca, il Servizio Sanitario è riuscito a reggere l’impatto dell’emergenza da Covid 19. Si pensi ai tamponi o alle attività di tracciamento. C’è bisogno di un’integrazione positiva tra pubblico e privato. Non possiamo sprecare l’opportunità del PNRR e le risorse messe a disposizione per rinforzare il nostro SSN. Valorizzare la diagnostica significa anche personalizzare il percorso di cure e quindi rendere quest’ultimo più efficace, in termini di razionalizzazione e sostenibilità. La diagnostica, infine, rappresenta uno strumento necessario per la gestione delle cronicità: siamo impegnati da anni ormai a ridisegnare una sanità in cui le parole chiave siano prossimità e prevenzione».
L’emergenza pandemica ha acceso un faro sul ruolo centrale che la diagnostica e la medicina di laboratorio hanno per il sistema salute, evidenziando il valore generato per la gestione efficace del virus tramite diagnosi tempestive e monitoraggio del suo sviluppo. La diagnostica però rappresenta da sempre un cardine della medicina e del Sistema Sanitario, nonché un pilastro del suo futuro: può contribuire significativamente alla sua sostenibilità ed efficacia, nell’ambito di una Sanità che va sempre più verso un modello personalizzato e value-based, in cui il valore dell’intervento viene definito dal rapporto tra gli esiti sulla salute del paziente e i costi reali sostenuti sull’intero ciclo di cura.
In questo contesto, la diagnostica si configura come anello chiave del sistema, perché da una parte fornisce gli strumenti che permettono una valutazione e misurazione attenta degli esiti di salute, rappresentando quindi un enabler dello schema; dall’altra è capace di influenzare gli esiti stessi, permettendo decisioni cliniche più tempestive ed accurate, ottimizzando così il percorso terapeutico del singolo paziente e rispondendo ai bisogni di razionalizzazione della spesa. In questo senso, l’emergenza pandemica ha accelerato una presa di coscienza collettiva sul ruolo cruciale svolto dalla diagnostica nella gestione della pandemia e, più in generale, sul suo valore nel processo decisionale clinico-terapeutico e nel miglioramento degli esiti clinici.
In questo contesto, la diagnostica si configura come anello chiave del sistema, perché da una parte fornisce gli strumenti che permettono una valutazione e misurazione attenta degli esiti di salute, rappresentando quindi un enabler dello schema; dall’altra è capace di influenzare gli esiti stessi, permettendo decisioni cliniche più tempestive ed accurate, ottimizzando così il percorso terapeutico del singolo paziente e rispondendo ai bisogni di razionalizzazione della spesa. In questo senso, l’emergenza pandemica ha accelerato una presa di coscienza collettiva sul ruolo cruciale svolto dalla diagnostica nella gestione della pandemia e, più in generale, sul suo valore nel processo decisionale clinico-terapeutico e nel miglioramento degli esiti clinici.
«Dallo scoppio della pandemia» commenta Guido Bartalena, Healthcare and Market Development Director di Roche Diagnostics Italia «grazie a importanti investimenti in termini sia economici sia di competenze specialistiche, Roche Diagnostics ha sviluppato oltre venti soluzioni diagnostiche a supporto della gestione dell’emergenza, fra cui test in grado di fornire informazioni a largo spettro, dall’identificazione dell’agente patogeno alla rilevazione della risposta anticorpale, effettuabili in contesti differenti, dai grandi laboratori centralizzati ad ambiti point of care, fino all’utilizzo domestico in modalità autonoma. Poiché crediamo che solo una sanità basata sul valore generato dalla continua innovazione possa garantire la sostenibilità del sistema salute, come Roche Diagnostics investiamo in R&S circa il 12% del fatturato complessivo (investimento pari a oltre 1,4 miliardi di euro nel 2020), superando significativamente la media del settore e riflettendo la nostra passione per l’innovazione scientifica e tecnologica. Questo nostro investimento» continua Bartalena «viene destinato allo sviluppo di strumenti diagnostici innovativi, automatizzati e connessi fra i diversi setting, servizi digitali a supporto dell’attività e del processo decisionale clinico diagnostico, nonché test per nuovi biomarcatori che consentono strategie di trattamento sempre più personalizzate, che si traducono in maggior appropriatezza diagnostica e terapeutica, oltre che in un efficientamento delle risorse grazie alla riduzione delle ospedalizzazioni. Siamo convinti che una Sanità value based sia un approccio win-win-win: per il sistema che ottimizza le sue attività, per le aziende che portano innovazione e ne vedono riconosciuto il valore e, cosa più importante, per il paziente, i cui esiti clinici migliorano. Per questo, vogliamo porci ora più che mai come partner del Sistema Salute e promotori di quel cambiamento culturale volto al valore e alla sostenibilità, supportando una collaborazione continuativa tra i vari interlocutori, guidata dalla messa in atto di nuove strategie condivise».
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