16-03-2020
IFOM, l’istituto di oncologia molecolare creato nel 1998 da FIRC, Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ha scelto Infinidat come partner di riferimento per la nuova infrastruttura storage dell’istituto di ricerca, all’avanguardia nello studio della formazione e dello sviluppo di tumori a livello molecolare.
Le funzionalità storage di Infinidat hanno permesso ai ricercatori dell’istituto di ottenere tempi di accesso ai dati dieci volte più veloci rispetto all’infrastruttura precedente, oltre a un livello unico di affidabilità nel mercato.
L’incremento dei dati di ricerca richiede un potenziamento delle prestazioni del sistema. Analisi intensive delle informazioni genomiche comportano la necessità di implementare soluzioni software e hardware sempre più innovative, per continuare a gestire e analizzare grandi volumi di dati in modo efficace. IFOM era consapevole che il sistema storage esistente non sarebbe stato assolutamente in grado di soddisfare le esigenze future. Era lento, inaffidabile e per nulla ottimizzato. A settembre 2018, per rispondere a questa necessità, IFOM ha implementato InfiniBox™, la soluzione storage di Infinidat.
IFOM necessitava con urgenza di una nuova soluzione storage che garantisse maggiori prestazioni e disponibilità. I ricercatori devono, infatti, operare con piattaforme IT altamente performanti e accessibili, per risparmiare tempo durante le analisi di grandi volumi di dati. Per ottenere tutte le informazioni di cui hanno bisogno ed essere il team di ricerca più veloce nel mondo, devono evitare ogni ritardo o necessità di ripetere i workload a causa della scarsa disponibilità dei sistemi. Ogni risultato garantito infatti può condurre a nuove opportunità di finanziamenti per la ricerca, di conseguenza efficienza, disponibilità e tempi rapidi di risposta sono stati elementi fondamentali nelle attività di selezione.
Il processo è stato coordinato da Igal Janni, CIO di IFOM, che ha incontrato i team di ricerca per raccogliere spunti e richieste concrete. Dal confronto è risultata evidente la necessità di implementare una soluzione IT realmente innovativa, per affrontare, gestire e analizzare la grande quantità di dati provenienti dall’elaborazione dei dati genomici. Tutti i ricercatori necessitavano di cluster computazionali a elevate prestazioni, con accesso rapido e simultaneo ai dati storage, senza alcuna eccezione.
È stato indetto un bando di gara e l’analisi delle soluzioni disponibili sul mercato è stata completata in tre mesi. IFOM ha scelto InfiniBox™ F4260, con 1PB di capacità fisica, che è stato collegato al cluster computazionale per gli studi genomici dell’Istituto, connesso attraverso protocolli NFS.
«Dopo un intenso confronto tecnico con il team di Infinidat, abbiamo deciso di procedere rapidamente con un Proof of Concept (POC) di un mese» spiega Janni. «Il periodo di prova è stato incredibilmente positivo e abbiamo deciso di acquisire immediatamente la soluzione, iniziandone l’implementazione».
InfiniBox™ è una soluzione di storage enterprise di nuova generazione con un rapporto costo/prestazioni molto competitivo. L’architettura storage di Infinidat garantisce capacità multi-petabyte altamente efficienti in un singolo rack. La soluzione offre anche affidabilità di livello mainframe, con disponibilità 99.99999%. Provisioning, gestione e integrazione delle applicazioni automatizzati creano un sistema incredibilmente efficiente e semplice da utilizzare.
A oggi i benefici sono già stati significativi per IFOM, come afferma ancora Janni. «Finalmente possiamo fare affidamento su un sistema storage efficiente che consente alle nostre ricerche di procedere in modo snello e senza errori. A chi sta valutando un cambiamento dei protocolli storage consiglio di investire nell’innovazione. È l’unico metodo per unire costi, prestazioni e affidabilità».
Le funzionalità di storage di Infinidat, con la collaborazione puntuale di Janni e del suo team, hanno permesso ai ricercatori di ottenere tempi di accesso ai dati dieci volte più veloci rispetto all’infrastruttura precedente, oltre a un livello unico di affidabilità nel mercato.
Con InfiniBox™ tutti gli aggiornamenti sono trasparenti, senza alcuna interruzione alla produzione – altro elemento di fondamentale importanza per IFOM, che era stato preso in considerazione nel processo di selezione, insieme al modello di capacity on demand. «Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, il prossimo anno vorremmo introdurre InfiniSync™ nell’infrastruttura IT come soluzione di Disaster Recovery».
«Si parla spesso dei Big Data e di quanto questo nuovo paradigma influenzi nei fatti il modo di lavorare delle organizzazioni. Mai come nel mondo della ricerca questo trova un’applicazione concreta sul campo, per la grande quantità di informazioni che i ricercatori si trovano a processare in tempi brevi, per raggiungere obiettivi la cui importanza va oltre il semplice business», spiega Donato Ceccomancini, Country Manager di Infinidat. «È per noi motivo di orgoglio supportare una realtà come IFOM nelle sue attività critiche, mettendo a loro disposizione la grande potenza e l’eccezionale affidabilità della nostra soluzione InfiniBox, in una collaborazione che speriamo possa durare e crescere nel tempo».
Le funzionalità storage di Infinidat hanno permesso ai ricercatori dell’istituto di ottenere tempi di accesso ai dati dieci volte più veloci rispetto all’infrastruttura precedente, oltre a un livello unico di affidabilità nel mercato.
L’incremento dei dati di ricerca richiede un potenziamento delle prestazioni del sistema. Analisi intensive delle informazioni genomiche comportano la necessità di implementare soluzioni software e hardware sempre più innovative, per continuare a gestire e analizzare grandi volumi di dati in modo efficace. IFOM era consapevole che il sistema storage esistente non sarebbe stato assolutamente in grado di soddisfare le esigenze future. Era lento, inaffidabile e per nulla ottimizzato. A settembre 2018, per rispondere a questa necessità, IFOM ha implementato InfiniBox™, la soluzione storage di Infinidat.
IFOM necessitava con urgenza di una nuova soluzione storage che garantisse maggiori prestazioni e disponibilità. I ricercatori devono, infatti, operare con piattaforme IT altamente performanti e accessibili, per risparmiare tempo durante le analisi di grandi volumi di dati. Per ottenere tutte le informazioni di cui hanno bisogno ed essere il team di ricerca più veloce nel mondo, devono evitare ogni ritardo o necessità di ripetere i workload a causa della scarsa disponibilità dei sistemi. Ogni risultato garantito infatti può condurre a nuove opportunità di finanziamenti per la ricerca, di conseguenza efficienza, disponibilità e tempi rapidi di risposta sono stati elementi fondamentali nelle attività di selezione.
Il processo è stato coordinato da Igal Janni, CIO di IFOM, che ha incontrato i team di ricerca per raccogliere spunti e richieste concrete. Dal confronto è risultata evidente la necessità di implementare una soluzione IT realmente innovativa, per affrontare, gestire e analizzare la grande quantità di dati provenienti dall’elaborazione dei dati genomici. Tutti i ricercatori necessitavano di cluster computazionali a elevate prestazioni, con accesso rapido e simultaneo ai dati storage, senza alcuna eccezione.
È stato indetto un bando di gara e l’analisi delle soluzioni disponibili sul mercato è stata completata in tre mesi. IFOM ha scelto InfiniBox™ F4260, con 1PB di capacità fisica, che è stato collegato al cluster computazionale per gli studi genomici dell’Istituto, connesso attraverso protocolli NFS.
«Dopo un intenso confronto tecnico con il team di Infinidat, abbiamo deciso di procedere rapidamente con un Proof of Concept (POC) di un mese» spiega Janni. «Il periodo di prova è stato incredibilmente positivo e abbiamo deciso di acquisire immediatamente la soluzione, iniziandone l’implementazione».
InfiniBox™ è una soluzione di storage enterprise di nuova generazione con un rapporto costo/prestazioni molto competitivo. L’architettura storage di Infinidat garantisce capacità multi-petabyte altamente efficienti in un singolo rack. La soluzione offre anche affidabilità di livello mainframe, con disponibilità 99.99999%. Provisioning, gestione e integrazione delle applicazioni automatizzati creano un sistema incredibilmente efficiente e semplice da utilizzare.
A oggi i benefici sono già stati significativi per IFOM, come afferma ancora Janni. «Finalmente possiamo fare affidamento su un sistema storage efficiente che consente alle nostre ricerche di procedere in modo snello e senza errori. A chi sta valutando un cambiamento dei protocolli storage consiglio di investire nell’innovazione. È l’unico metodo per unire costi, prestazioni e affidabilità».
Le funzionalità di storage di Infinidat, con la collaborazione puntuale di Janni e del suo team, hanno permesso ai ricercatori di ottenere tempi di accesso ai dati dieci volte più veloci rispetto all’infrastruttura precedente, oltre a un livello unico di affidabilità nel mercato.
Con InfiniBox™ tutti gli aggiornamenti sono trasparenti, senza alcuna interruzione alla produzione – altro elemento di fondamentale importanza per IFOM, che era stato preso in considerazione nel processo di selezione, insieme al modello di capacity on demand. «Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, il prossimo anno vorremmo introdurre InfiniSync™ nell’infrastruttura IT come soluzione di Disaster Recovery».
«Si parla spesso dei Big Data e di quanto questo nuovo paradigma influenzi nei fatti il modo di lavorare delle organizzazioni. Mai come nel mondo della ricerca questo trova un’applicazione concreta sul campo, per la grande quantità di informazioni che i ricercatori si trovano a processare in tempi brevi, per raggiungere obiettivi la cui importanza va oltre il semplice business», spiega Donato Ceccomancini, Country Manager di Infinidat. «È per noi motivo di orgoglio supportare una realtà come IFOM nelle sue attività critiche, mettendo a loro disposizione la grande potenza e l’eccezionale affidabilità della nostra soluzione InfiniBox, in una collaborazione che speriamo possa durare e crescere nel tempo».