03-10-2024
Le dottoresse Matylde, Mukky, Onda e i dottori Amilcare e Kao sono cinque “medici” molto particolari che hanno preso servizio presso il reparto di ginecologia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Non indossano il camice ma un morbido pelo, e il loro obiettivo è quello di favorire il benessere delle donne in cura per un tumore ginecologico.
Sono quattro cani e un gatto (un labrador, un golden retriever, un pastore australiano, un levriero e gatto rag doll) opportunamente preparati e coadiuvati da operatori esperti che ogni mercoledì pomeriggio per due ore faranno visita alle pazienti del reparto.
Questi incontri sono resi possibili dal progetto “Fiore di Loto”, co-finanziato da Loto Odv e dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato in collaborazione con l’equipe multidisciplinare della Fondazione Opera Don Pippo. Il progetto ha trovato il convinto sostegno del Prof. Luca Savelli, Responsabile dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia, e della dott.ssa Elena Vetri, vicedirettrice del presidio ospedaliero, che hanno apprezzato la possibilità di estendere anche alle donne con diagnosi di tumori ginecologici i vantaggi degli interventi assistiti con animali (IAA), più conosciuti come pet therapy.
Le visite dei dog-tori e del doc-gatto oltre a coccole e giochi prevedono anche un momento dedicato al rilassamento con tecniche di mindfulness, sempre insieme agli animali da terapia. «La diagnosi di un tumore rappresenta un evento altamente stressante a livello emotivo che generalmente avvia nelle donne una reazione di natura difensiva» spiega Liviana Lombardi, responsabile del comitato territoriale Loto Odv Forlì. «La presenza degli animali da terapia cerca di alleviare lo stress delle pazienti attraverso un’esperienza emotivamente positiva data dalla relazione con l’animale. L’obiettivo generale del progetto è il miglioramento della qualità di vita e del benessere psicofisico delle pazienti all’interno del contesto ospedaliero, ma anche dei famigliari, caregivers e staff medico-sanitario quali beneficiari indiretti».
Sono quattro cani e un gatto (un labrador, un golden retriever, un pastore australiano, un levriero e gatto rag doll) opportunamente preparati e coadiuvati da operatori esperti che ogni mercoledì pomeriggio per due ore faranno visita alle pazienti del reparto.
Questi incontri sono resi possibili dal progetto “Fiore di Loto”, co-finanziato da Loto Odv e dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato in collaborazione con l’equipe multidisciplinare della Fondazione Opera Don Pippo. Il progetto ha trovato il convinto sostegno del Prof. Luca Savelli, Responsabile dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia, e della dott.ssa Elena Vetri, vicedirettrice del presidio ospedaliero, che hanno apprezzato la possibilità di estendere anche alle donne con diagnosi di tumori ginecologici i vantaggi degli interventi assistiti con animali (IAA), più conosciuti come pet therapy.
Le visite dei dog-tori e del doc-gatto oltre a coccole e giochi prevedono anche un momento dedicato al rilassamento con tecniche di mindfulness, sempre insieme agli animali da terapia. «La diagnosi di un tumore rappresenta un evento altamente stressante a livello emotivo che generalmente avvia nelle donne una reazione di natura difensiva» spiega Liviana Lombardi, responsabile del comitato territoriale Loto Odv Forlì. «La presenza degli animali da terapia cerca di alleviare lo stress delle pazienti attraverso un’esperienza emotivamente positiva data dalla relazione con l’animale. L’obiettivo generale del progetto è il miglioramento della qualità di vita e del benessere psicofisico delle pazienti all’interno del contesto ospedaliero, ma anche dei famigliari, caregivers e staff medico-sanitario quali beneficiari indiretti».