06-09-2024
È stato appena presentato, presso il Comune di Dossena, nelle montagne bergamasche (tra la val Serina e la val Brembana), un innovativo progetto di telemedicina realizzato in collaborazione con ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII e l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU), finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Alla conferenza stampa hanno preso parte i rappresentanti delle istituzioni coinvolte: Fabio Bonzi, sindaco di Dossena, Massimo Lombardo, direttore generale di AREU, Francesco Locati, direttore generale di ASST Papa Giovanni XXIII, Mauro Proserpio, in qualità di delegato del direttore generale di ATS Bergamo, Massimo Giupponi, Fabio Andreoni, medico di medicina generale di Dossena, e Stefano Ghilardi, presidente di Bergamo Sanità, con lo staff, moderati da Walter Locatelli.
Il progetto di telemedicina di Dossena è stato sviluppato in risposta alla necessità di fornire servizi sanitari efficienti e personalizzati ai residenti di aree montane e rurali, spesso svantaggiate dalla lontananza dai centri ospedalieri e dai servizi sanitari. Grazie a questa iniziativa, i cittadini più fragili, come gli anziani soli e i malati cronici, potranno beneficiare di servizi avanzati di telemonitoraggio, teleconsulto e televisita, senza doversi spostare dal proprio domicilio.
L'iniziativa prevede l'installazione di dispositivi tecnologici all'avanguardia, che permetteranno il monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti, la gestione degli allarmi in caso di emergenze e la trasmissione sicura dei dati alla centrale di telemonitoraggio. In questo modo, il progetto intende non solo migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche alleggerire il carico sui servizi sanitari di emergenza, gestendo tempestivamente le situazioni meno critiche direttamente sul territorio.
Alla conferenza stampa hanno preso parte i rappresentanti delle istituzioni coinvolte: Fabio Bonzi, sindaco di Dossena, Massimo Lombardo, direttore generale di AREU, Francesco Locati, direttore generale di ASST Papa Giovanni XXIII, Mauro Proserpio, in qualità di delegato del direttore generale di ATS Bergamo, Massimo Giupponi, Fabio Andreoni, medico di medicina generale di Dossena, e Stefano Ghilardi, presidente di Bergamo Sanità, con lo staff, moderati da Walter Locatelli.
Il progetto di telemedicina di Dossena è stato sviluppato in risposta alla necessità di fornire servizi sanitari efficienti e personalizzati ai residenti di aree montane e rurali, spesso svantaggiate dalla lontananza dai centri ospedalieri e dai servizi sanitari. Grazie a questa iniziativa, i cittadini più fragili, come gli anziani soli e i malati cronici, potranno beneficiare di servizi avanzati di telemonitoraggio, teleconsulto e televisita, senza doversi spostare dal proprio domicilio.

L'iniziativa prevede l'installazione di dispositivi tecnologici all'avanguardia, che permetteranno il monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti, la gestione degli allarmi in caso di emergenze e la trasmissione sicura dei dati alla centrale di telemonitoraggio. In questo modo, il progetto intende non solo migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche alleggerire il carico sui servizi sanitari di emergenza, gestendo tempestivamente le situazioni meno critiche direttamente sul territorio.
Nella foto sopra, da sinistra: Walter Locatelli, Roberto Anelli, Fabio Andreoni, Fabio Bonzi, Paolo Franco, Massimo Lombardo, Francesco Locati, Mauro Proserpio e Stefano Ghilardi.
Come detto, il progetto vede la collaborazione tra il Comune di Dossena e partner istituzionali e sanitari, tra cui ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza). Una sinergia che intende garantire un supporto capillare e un'integrazione efficace tra i servizi sanitari esistenti e le nuove tecnologie messe a disposizione dalla telemedicina. AREU, in particolare, ha messo a disposizione la propria esperienza e competenza per lo sviluppo di sistemi di gestione dei pazienti atti a discriminare le situazioni di emergenza urgenza rispetto a bisogni di salute che possono essere gestiti a livello territoriale, mentre ASST Papa Giovanni XXIII manterrà il contributo degli infermieri di famiglia e di comunità, componente strutturale a sostegno della continuità delle cure. ATS Bergamo si impegna a facilitare i collegamenti tra la centrale operativa di Dossena e le strutture sanitarie regionali, assicurando così un'integrazione fluida ed efficiente.
Uno degli aspetti più significativi del progetto è il suo approccio inclusivo, che vede la partecipazione attiva dell'intera comunità, globalmente intesa: infermieri di famiglia e di comunità, medici di medicina generale, farmacisti, caregiver e volontari saranno tutti coinvolti nel garantire l'efficacia del sistema di telemedicina. Questo modello organizzativo permette di creare una rete di assistenza capillare e di prossimità, che si pone l’obiettivo non solo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche di rafforzare il tessuto sociale della comunità.
Sarà l’utente stesso, in accordo e tramite il suo medico di medicina generale, a chiedere di aderire al nuovo servizio, che sarà attivato mediante la consegna del device tecnologico e l’inserimento nel sistema di monitoraggio. La tecnologia svolge un ruolo chiave, con l’utilizzo di una centrale operativa presso il Comune di Dossena che potrà essere interconnessa con i sistemi di continuità assistenziale già attivi a livello regionale. Questo sistema permetterà di rispondere tempestivamente agli allarmi inviati dai dispositivi di monitoraggio, garantendo interventi rapidi e mirati anche in situazioni di emergenza.
Dossena, con la sua collocazione geografica peculiare, si presenta come un contesto ideale per la sperimentazione di questo modello di telemedicina. Il progetto ha l'ambizione di diventare un esempio virtuoso da replicare in altre aree della provincia di Bergamo, di Regione Lombardia, ma anche a livello nazionale nei comuni di area vasta, contribuendo a ridurre il divario tra le zone urbane e quelle rurali in termini di accesso ai servizi sanitari. «Come amministrazione comunale siamo particolarmente attenti alla qualità di vita che possiamo dare ai nostri cittadini, per questo ritengo che il progetto realizzato grazie alla collaborazione delle istituzioni, sanitario ma con un forte impatto sociale, possa rappresentare per i nostri cittadini una grande svolta» dichiara Fabio Bonzi, sindaco di Dossena. «Poter avere la possibilità di vivere nel proprio paese con la serenità di poter monitorare il proprio stato di salute, con un servizio di assistenza come nei centri urbani, credo possa dare nuovi stimoli. Il progetto nasce rivolto alle persone fragili e malati cronici, un processo che è possibile attivare grazie ai fondi del PNRR ma sul quale puntiamo molto soprattutto per la continuità nel tempo e che speriamo sia emblematico e positivo per l’ampliamento ad un territorio più vasto».
«Desidero prima di tutto esprimere un particolare apprezzamento per l’impegno dimostrato dal Comune di Dossena nel promuovere questo progetto, che risponde ad un bisogno sempre più evidente dei cittadini, in particolare se residenti in aree lontane dai centri urbani» aggiunge Massimo Lombardo, Direttore Generale AREU. «Questo sistema rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti locali e partner sanitari possa generare benefici concreti per tutta la comunità, con il fondamentale supporto dell’innovazione e della tecnologia. La rete che si sta costruendo è la chiave per garantire un'assistenza continua e tempestiva, anche nei contesti geografici più complessi. L’Agenzia (AREU) ha in essere diverse attività sia sul piano operativo che istituzionale che mirano ad un’interconnessione sempre più efficace tra il Sistema dell’Emergenza Urgenza, le strutture ospedaliere e l’assistenza sanitaria territoriale; questo progetto si muove nel solco della stessa direzione, con l’obiettivo di supportare il cittadino attraverso una chiara identificazione del suo bisogno di salute e l’accompagnamento nei percorsi di cura più appropriati per le sue necessità».
«Il nostro Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almè, attraverso la presenza costante ai tavoli di lavoro da parte del Direttore Monica Casati, ha partecipato fin dall'inizio allo sviluppo del progetto del Comune di Dossena “Accorciamo le Distanze”, riconoscendo i suoi obiettivi in linea con la nostra mission di essere vicini alle persone su tutto il nostro territorio di riferimento» prosegue Francesco Locati, Direttore generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII. «Il nostro contributo si è in particolare focalizzato, in fase di progettazione, sulla lettura integrata dei ruoli e delle funzioni dei diversi attori del sistema, anche al fine di evitare sovrapposizioni o lacune nella presa in carico degli assistiti. In fase di realizzazione del progetto i nostri Infermieri di famiglia e di comunità continueranno ad essere in prima linea per portare cure e assistenza ai cittadini di Dossena che avranno bisogno della nostra competenza e professionalità, in integrazione con il Medico di medicina generale e in collaborazione con le funzioni e le agenzie territoriali. Ritengo infine che questo progetto assuma particolare rilevanza quale esperienza da diffondere in modo integrato al servizio di Telemedicina e Teleassistenza che sta prendendo sempre più forza nel nostro Sistema Sanitario Regionale e nella nostra ASST».
«ATS Bergamo è interessata a verificare la possibilità di attivare sperimentazioni, soprattutto sulla parte dei Servizi Territoriali. Per questo, ha seguito e segue la sperimentazione del Comune di Dossena con grande interesse, cercando di verificare quali sono gli elementi che la possano rendere replicabile. Aspettiamo con interesse, quindi, gli esiti del Progetto per poterne valutare la sua possibile estensione» afferma Massimo Giupponi, Direttore Generale di ATS Bergamo. «Sono fermamente convinto che il cuore della medicina di territorio risieda nel rapporto personale tra medico e paziente» rileva Fabio Andreoni, uno dei due medici di medicina generale operanti a Dossena. «Con questa consapevolezza, ritengo che questo progetto sia di grande interesse in quanto supporta e rende più veloce l'intervento sanitario, senza mai perdere di vista il valore del contatto umano. Sono lieto di far parte di questa sperimentazione, che mi offre l'opportunità di esplorare come la tecnologia e la telemedicina possano supportare e rafforzare il valore della medicina di prossimità. Contribuire al benessere della comunità di Dossena e garantire un'assistenza ottimale ai miei pazienti è per me una priorità, e questo progetto rappresenta un passo importante in questa direzione».
«Il progetto si propone come punto di partenza per sperimentare un nuovo modello d’azione, volto a garantire continuità assistenziale nei confronti delle categorie più fragili. La nostra Cooperativa, che dal 2010 si dedica al sostegno della persona a domicilio con servizi ed interventi, metterà a disposizione della Comunità i propri Infermieri, per assistere il paziente e sostenere la famiglia e/o caregiver nel percorso di cura» conclude Stefano Ghilardi, presidente di Bergamo Sanità. «Ritengo che il lavoro d’équipe sia una grande possibilità per fare rete nell’ambito dell’assistenza sanitaria e quindi fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati del progetto, al fine di sopperire ai nascenti bisogni della popolazione».
Come detto, il progetto vede la collaborazione tra il Comune di Dossena e partner istituzionali e sanitari, tra cui ATS Bergamo, ASST Papa Giovanni XXIII e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza). Una sinergia che intende garantire un supporto capillare e un'integrazione efficace tra i servizi sanitari esistenti e le nuove tecnologie messe a disposizione dalla telemedicina. AREU, in particolare, ha messo a disposizione la propria esperienza e competenza per lo sviluppo di sistemi di gestione dei pazienti atti a discriminare le situazioni di emergenza urgenza rispetto a bisogni di salute che possono essere gestiti a livello territoriale, mentre ASST Papa Giovanni XXIII manterrà il contributo degli infermieri di famiglia e di comunità, componente strutturale a sostegno della continuità delle cure. ATS Bergamo si impegna a facilitare i collegamenti tra la centrale operativa di Dossena e le strutture sanitarie regionali, assicurando così un'integrazione fluida ed efficiente.
Uno degli aspetti più significativi del progetto è il suo approccio inclusivo, che vede la partecipazione attiva dell'intera comunità, globalmente intesa: infermieri di famiglia e di comunità, medici di medicina generale, farmacisti, caregiver e volontari saranno tutti coinvolti nel garantire l'efficacia del sistema di telemedicina. Questo modello organizzativo permette di creare una rete di assistenza capillare e di prossimità, che si pone l’obiettivo non solo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche di rafforzare il tessuto sociale della comunità.
Sarà l’utente stesso, in accordo e tramite il suo medico di medicina generale, a chiedere di aderire al nuovo servizio, che sarà attivato mediante la consegna del device tecnologico e l’inserimento nel sistema di monitoraggio. La tecnologia svolge un ruolo chiave, con l’utilizzo di una centrale operativa presso il Comune di Dossena che potrà essere interconnessa con i sistemi di continuità assistenziale già attivi a livello regionale. Questo sistema permetterà di rispondere tempestivamente agli allarmi inviati dai dispositivi di monitoraggio, garantendo interventi rapidi e mirati anche in situazioni di emergenza.
Dossena, con la sua collocazione geografica peculiare, si presenta come un contesto ideale per la sperimentazione di questo modello di telemedicina. Il progetto ha l'ambizione di diventare un esempio virtuoso da replicare in altre aree della provincia di Bergamo, di Regione Lombardia, ma anche a livello nazionale nei comuni di area vasta, contribuendo a ridurre il divario tra le zone urbane e quelle rurali in termini di accesso ai servizi sanitari. «Come amministrazione comunale siamo particolarmente attenti alla qualità di vita che possiamo dare ai nostri cittadini, per questo ritengo che il progetto realizzato grazie alla collaborazione delle istituzioni, sanitario ma con un forte impatto sociale, possa rappresentare per i nostri cittadini una grande svolta» dichiara Fabio Bonzi, sindaco di Dossena. «Poter avere la possibilità di vivere nel proprio paese con la serenità di poter monitorare il proprio stato di salute, con un servizio di assistenza come nei centri urbani, credo possa dare nuovi stimoli. Il progetto nasce rivolto alle persone fragili e malati cronici, un processo che è possibile attivare grazie ai fondi del PNRR ma sul quale puntiamo molto soprattutto per la continuità nel tempo e che speriamo sia emblematico e positivo per l’ampliamento ad un territorio più vasto».
«Desidero prima di tutto esprimere un particolare apprezzamento per l’impegno dimostrato dal Comune di Dossena nel promuovere questo progetto, che risponde ad un bisogno sempre più evidente dei cittadini, in particolare se residenti in aree lontane dai centri urbani» aggiunge Massimo Lombardo, Direttore Generale AREU. «Questo sistema rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra enti locali e partner sanitari possa generare benefici concreti per tutta la comunità, con il fondamentale supporto dell’innovazione e della tecnologia. La rete che si sta costruendo è la chiave per garantire un'assistenza continua e tempestiva, anche nei contesti geografici più complessi. L’Agenzia (AREU) ha in essere diverse attività sia sul piano operativo che istituzionale che mirano ad un’interconnessione sempre più efficace tra il Sistema dell’Emergenza Urgenza, le strutture ospedaliere e l’assistenza sanitaria territoriale; questo progetto si muove nel solco della stessa direzione, con l’obiettivo di supportare il cittadino attraverso una chiara identificazione del suo bisogno di salute e l’accompagnamento nei percorsi di cura più appropriati per le sue necessità».
«Il nostro Distretto Valle Brembana, Valle Imagna e Villa d’Almè, attraverso la presenza costante ai tavoli di lavoro da parte del Direttore Monica Casati, ha partecipato fin dall'inizio allo sviluppo del progetto del Comune di Dossena “Accorciamo le Distanze”, riconoscendo i suoi obiettivi in linea con la nostra mission di essere vicini alle persone su tutto il nostro territorio di riferimento» prosegue Francesco Locati, Direttore generale dell'ASST Papa Giovanni XXIII. «Il nostro contributo si è in particolare focalizzato, in fase di progettazione, sulla lettura integrata dei ruoli e delle funzioni dei diversi attori del sistema, anche al fine di evitare sovrapposizioni o lacune nella presa in carico degli assistiti. In fase di realizzazione del progetto i nostri Infermieri di famiglia e di comunità continueranno ad essere in prima linea per portare cure e assistenza ai cittadini di Dossena che avranno bisogno della nostra competenza e professionalità, in integrazione con il Medico di medicina generale e in collaborazione con le funzioni e le agenzie territoriali. Ritengo infine che questo progetto assuma particolare rilevanza quale esperienza da diffondere in modo integrato al servizio di Telemedicina e Teleassistenza che sta prendendo sempre più forza nel nostro Sistema Sanitario Regionale e nella nostra ASST».
«ATS Bergamo è interessata a verificare la possibilità di attivare sperimentazioni, soprattutto sulla parte dei Servizi Territoriali. Per questo, ha seguito e segue la sperimentazione del Comune di Dossena con grande interesse, cercando di verificare quali sono gli elementi che la possano rendere replicabile. Aspettiamo con interesse, quindi, gli esiti del Progetto per poterne valutare la sua possibile estensione» afferma Massimo Giupponi, Direttore Generale di ATS Bergamo. «Sono fermamente convinto che il cuore della medicina di territorio risieda nel rapporto personale tra medico e paziente» rileva Fabio Andreoni, uno dei due medici di medicina generale operanti a Dossena. «Con questa consapevolezza, ritengo che questo progetto sia di grande interesse in quanto supporta e rende più veloce l'intervento sanitario, senza mai perdere di vista il valore del contatto umano. Sono lieto di far parte di questa sperimentazione, che mi offre l'opportunità di esplorare come la tecnologia e la telemedicina possano supportare e rafforzare il valore della medicina di prossimità. Contribuire al benessere della comunità di Dossena e garantire un'assistenza ottimale ai miei pazienti è per me una priorità, e questo progetto rappresenta un passo importante in questa direzione».
«Il progetto si propone come punto di partenza per sperimentare un nuovo modello d’azione, volto a garantire continuità assistenziale nei confronti delle categorie più fragili. La nostra Cooperativa, che dal 2010 si dedica al sostegno della persona a domicilio con servizi ed interventi, metterà a disposizione della Comunità i propri Infermieri, per assistere il paziente e sostenere la famiglia e/o caregiver nel percorso di cura» conclude Stefano Ghilardi, presidente di Bergamo Sanità. «Ritengo che il lavoro d’équipe sia una grande possibilità per fare rete nell’ambito dell’assistenza sanitaria e quindi fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati del progetto, al fine di sopperire ai nascenti bisogni della popolazione».


