09-10-2023
PNRR e sanità: a che punto siamo? Qual è lo stato delle risorse disponibili e quali risultati sono stati conseguiti? Quali, invece, sono ancora da raggiungere e soprattutto con quali modalità? «A mio parere ci troviamo verso la metà del guado: le risorse stanno arrivando, ma la questione oggi sta nella capacità di metterle a terra, risolvendo determinati aspetti tecnologici ma soprattutto applicativi» commenta Emanuele Porazzi, Direttore Healthcare Datascience Lab - HD LAB - LIUC Università Cattaneo, anticipando i temi che saranno approfonditi dalla prima sessione del convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”.
La sessione si concentrerà infatti sulle grandi aree della telemedicina e dello smart hospital, che oggi si trovano comprese nella stessa volontà di avvicinarsi al paziente nel modo più efficace e che risultano parimenti comprese negli obiettivi legati ai fondi del PNRR. «La telemedicina senza dubbio è la nuova frontiera, per la sua capacità di colmare le distanze fra le strutture sanitarie e determinate tipologie di pazienti, ad esempio residenti in località remote, o fragili, o cronici. Ma oltre alla parte tecnologica, bisogna considerare sempre anche un aspetto di opportunità, generato da valutazioni di efficacia, prima che di efficienza. Da un lato infatti dobbiamo capire se sia meglio per il paziente avere una visita o esame specialistico in presenza, anziché da remoto; e in seguito possiamo fare altre valutazioni, che prendono in considerazione altri elementi, ad esempio la minor disponibilità di professionisti sanitari, o anche i costi legati all’erogazione delle prestazioni nelle forme tradizionali. Secondo dati AIOP, il costo medio di una giornata di ricovero ospedaliero è di circa ottocentosettanta euro; per contro, il tariffario massimo di remunerazione giornaliera negli ospedali di comunità sarebbe di circa centocinquanta. I costi di una gestione territoriale risultano pertanto molto più gestibili, rispetto al ricorso a strutture sicuramente più adatte alla gestione dell’acuto. Nel nuovo scenario introdotto da queste soluzioni c’è poi un altro aspetto molto importante: la possibilità di introdurre una logica di rete, che parte dal medico di medicina generale con la sua conoscenza del paziente e coinvolge tutti gli altri professionisti necessari per gestire al meglio la sua patologia» anticipa per noi il moderatore.
«Ma questo discorso che unisce telemedicina e PNRR necessariamente interseca quello dello smart hospital, altro tema caldo che verrà trattato nella nostra sessione. Da un lato infatti dobbiamo essere capaci di mettere davvero il paziente al centro, ripensando la logistica interna, semplificando i percorsi, limitando i tempi di attesa; su questi obiettivi si innestano le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, anche per snellire o rinnovare fasi come quelle dell’accettazione o del pagamento. Servono ospedali capaci di cambiare velocemente assetto e fisionomia, anche in base alle necessità dell'assistito: lo abbiamo visto con il Covid, ma l’andamento “stagionale” connesso a determinate patologie potrebbe richiedere la stessa capacità di adattamento. Altra fase cruciale che potrebbe essere totalmente ripensata dal nuovo approccio smart è quella della dimissione, con un approccio molto più efficace qualora venisse integrato con la visione della medicina territoriale introdotta dal DM77».
Questo, dunque, per inquadrare la prima sessione del convegno, nella quale, conclude Emanuele Porazzi, «avremo modo di approfondire tutti questi temi con professionisti esperti che ci racconteranno il loro punto di vista ma soprattutto l’esperienza che vivono tutti i giorni nei loro contesti lavorativi».
Il programma comprenderà infatti gli interventi del dott. Marcellino Valerio, Direttore Generale, Fondazione Poliambulanza, del Prof. Antono Gaddi, Presidente SIT (Società Italiana Telemedicina), dell’ing. Andrea Ghedi, Direttore Socio Sanitario di ASST Bergamo Ovest, e inoltre, degli ingegneri gestionali soci In.Ge.San dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Andrea Grioni e Danila Giuffra. Il valore aggiunto della tecnologia sarà offerto da Antares Vision con gli ultimi sviluppi della piattaforma MMS (Medication Management System).
Il convegno "L'efficienza della gestione dei processi sanitari" è organizzato da Editrice Temi, supportata dalle riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne e con il supporto delle associazioni Assologistica, Assoram, In.Ge.San. e SIT.
Alla sua quattordicesima edizione, l'evento ha seguito passo passo l'evoluzione del settore ospedaliero e sanitario dal punto di vista dell'efficientamento dei processi e della gestione della supply chain. Di volta in volta sono stati proposti numerosi spunti per nuove soluzioni, con impatto positivo in particolare sul fine ultimo delle strutture, che è sempre l'outcome di salute sul paziente.
L'incontro si svolgerà in una sola giornata, il 9 novembre 2023, presso l'Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni (alle porte di Milano e prossimo ai principali snodi autostradali), nella sola modalità in presenza, a partire dalle ore 9.
Tutte le informazioni saranno via via aggiornate sul sito: www.logfarma.it dove troverete anche i rimandi alle tredici edizioni precedenti.
La partecipazione all'evento è gratuita ma con iscrizione obbligatoria alla pagina registrazione.
La sessione si concentrerà infatti sulle grandi aree della telemedicina e dello smart hospital, che oggi si trovano comprese nella stessa volontà di avvicinarsi al paziente nel modo più efficace e che risultano parimenti comprese negli obiettivi legati ai fondi del PNRR. «La telemedicina senza dubbio è la nuova frontiera, per la sua capacità di colmare le distanze fra le strutture sanitarie e determinate tipologie di pazienti, ad esempio residenti in località remote, o fragili, o cronici. Ma oltre alla parte tecnologica, bisogna considerare sempre anche un aspetto di opportunità, generato da valutazioni di efficacia, prima che di efficienza. Da un lato infatti dobbiamo capire se sia meglio per il paziente avere una visita o esame specialistico in presenza, anziché da remoto; e in seguito possiamo fare altre valutazioni, che prendono in considerazione altri elementi, ad esempio la minor disponibilità di professionisti sanitari, o anche i costi legati all’erogazione delle prestazioni nelle forme tradizionali. Secondo dati AIOP, il costo medio di una giornata di ricovero ospedaliero è di circa ottocentosettanta euro; per contro, il tariffario massimo di remunerazione giornaliera negli ospedali di comunità sarebbe di circa centocinquanta. I costi di una gestione territoriale risultano pertanto molto più gestibili, rispetto al ricorso a strutture sicuramente più adatte alla gestione dell’acuto. Nel nuovo scenario introdotto da queste soluzioni c’è poi un altro aspetto molto importante: la possibilità di introdurre una logica di rete, che parte dal medico di medicina generale con la sua conoscenza del paziente e coinvolge tutti gli altri professionisti necessari per gestire al meglio la sua patologia» anticipa per noi il moderatore.
«Ma questo discorso che unisce telemedicina e PNRR necessariamente interseca quello dello smart hospital, altro tema caldo che verrà trattato nella nostra sessione. Da un lato infatti dobbiamo essere capaci di mettere davvero il paziente al centro, ripensando la logistica interna, semplificando i percorsi, limitando i tempi di attesa; su questi obiettivi si innestano le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, anche per snellire o rinnovare fasi come quelle dell’accettazione o del pagamento. Servono ospedali capaci di cambiare velocemente assetto e fisionomia, anche in base alle necessità dell'assistito: lo abbiamo visto con il Covid, ma l’andamento “stagionale” connesso a determinate patologie potrebbe richiedere la stessa capacità di adattamento. Altra fase cruciale che potrebbe essere totalmente ripensata dal nuovo approccio smart è quella della dimissione, con un approccio molto più efficace qualora venisse integrato con la visione della medicina territoriale introdotta dal DM77».
Questo, dunque, per inquadrare la prima sessione del convegno, nella quale, conclude Emanuele Porazzi, «avremo modo di approfondire tutti questi temi con professionisti esperti che ci racconteranno il loro punto di vista ma soprattutto l’esperienza che vivono tutti i giorni nei loro contesti lavorativi».
Il programma comprenderà infatti gli interventi del dott. Marcellino Valerio, Direttore Generale, Fondazione Poliambulanza, del Prof. Antono Gaddi, Presidente SIT (Società Italiana Telemedicina), dell’ing. Andrea Ghedi, Direttore Socio Sanitario di ASST Bergamo Ovest, e inoltre, degli ingegneri gestionali soci In.Ge.San dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Andrea Grioni e Danila Giuffra. Il valore aggiunto della tecnologia sarà offerto da Antares Vision con gli ultimi sviluppi della piattaforma MMS (Medication Management System).
Il convegno "L'efficienza della gestione dei processi sanitari" è organizzato da Editrice Temi, supportata dalle riviste Impresa Sanità e Logistica Management, in collaborazione con il Consorzio Dafne e con il supporto delle associazioni Assologistica, Assoram, In.Ge.San. e SIT.
Alla sua quattordicesima edizione, l'evento ha seguito passo passo l'evoluzione del settore ospedaliero e sanitario dal punto di vista dell'efficientamento dei processi e della gestione della supply chain. Di volta in volta sono stati proposti numerosi spunti per nuove soluzioni, con impatto positivo in particolare sul fine ultimo delle strutture, che è sempre l'outcome di salute sul paziente.
L'incontro si svolgerà in una sola giornata, il 9 novembre 2023, presso l'Hotel Villa Torretta di Sesto San Giovanni (alle porte di Milano e prossimo ai principali snodi autostradali), nella sola modalità in presenza, a partire dalle ore 9.
Tutte le informazioni saranno via via aggiornate sul sito: www.logfarma.it dove troverete anche i rimandi alle tredici edizioni precedenti.
La partecipazione all'evento è gratuita ma con iscrizione obbligatoria alla pagina registrazione.