19-05-2022
Secondo un’analisi interna sviluppata da FIFO Sanità, associazione che riunisce i fornitori ospedalieri italiani, emerge una forte complessità del settore dei fornitori ospedalieri tra le piccole e medie imprese italiane. Il comparto, composto da produttori e distributori, ha registrato un aumento dei costi di gestione per il 96% delle attività non collegato a fattori interni.
Gli incrementi variano dal +10% per gli imballaggi, a oltre il 100% per i trasporti di merce intercontinentali, con un impatto critico per il tessuto dei fornitori di dispositivi medici.
Secondo l’attuale normativa regolata dal Codice degli Appalti, le aziende che stipulano un contratto con l’ente pubblico per una fornitura ospedaliera non possono adeguare i prezzi una volta aggiudicata la gara. Soprattutto negli ultimi 12 mesi, però, le imprese in questione hanno registrato significativi aumenti di costi di produzione imputabili a fattori esterni. Di fatto, centinaia di pmi italiane si sono ritrovate con prezzi di vendita bloccati a gara conclusa e costi di produzione che hanno spesso azzerato i margini di guadagno.
FIFO Confcommercio esprime grande preoccupazione per il futuro delle piccole e medie imprese della sanità. La Federazione è consapevole che la fornitura di dispositivi medici impatta direttamente sulla salute dei cittadini e rappresenta un urgente dovere delle Istituzioni prendersi carico delle conseguenze che la crisi del settore genererebbe.
Gli incrementi variano dal +10% per gli imballaggi, a oltre il 100% per i trasporti di merce intercontinentali, con un impatto critico per il tessuto dei fornitori di dispositivi medici.
Secondo l’attuale normativa regolata dal Codice degli Appalti, le aziende che stipulano un contratto con l’ente pubblico per una fornitura ospedaliera non possono adeguare i prezzi una volta aggiudicata la gara. Soprattutto negli ultimi 12 mesi, però, le imprese in questione hanno registrato significativi aumenti di costi di produzione imputabili a fattori esterni. Di fatto, centinaia di pmi italiane si sono ritrovate con prezzi di vendita bloccati a gara conclusa e costi di produzione che hanno spesso azzerato i margini di guadagno.
FIFO Confcommercio esprime grande preoccupazione per il futuro delle piccole e medie imprese della sanità. La Federazione è consapevole che la fornitura di dispositivi medici impatta direttamente sulla salute dei cittadini e rappresenta un urgente dovere delle Istituzioni prendersi carico delle conseguenze che la crisi del settore genererebbe.
