04-04-2022
A differenza della maggior parte dei comparti industriali, il settore farmaceutico negli ultimi due anni ha registrato un forte aumento della produzione a causa del suo ruolo strategico nella gestione dell’emergenza sanitaria. Questa espansione improvvisa ha conseguentemente fatto emergere diverse criticità dovute alla complessità delle catene del valore, alle forti interdipendenze e alla concentrazione geografica della specializzazione. Secondo il White paper per il settore pharma “Ottimizzare la gestione e la condivisione dei dati lungo la filiera” di Intesa, l’azienda di Kyndryl che accompagna le aziende nella trasformazione digitale, per affrontare il cambiamento l’industria farmaceutica dovrà puntare su maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, formazione e, non ultimo, un ricorso più esteso alle piattaforme e alle tecnologie digitali.
Nello specifico le aziende del settore stanno investendo sempre più in progetti pilota che riguardano la blockchain per la tracciabilità del farmaco e la cybersecurity, anche a causa dell’incremento degli attacchi hacker nei confronti di aziende produttrici di vaccini anti Covid-19. Inoltre, le richieste delle aziende si orientano sempre di più verso la disponibilità di piattaforme digitali per la gestione dei dati lungo la filiera e l’analisi degli stessi grazie all’intelligenza artificiale, per la misurazione dei KPI.
Nello specifico le aziende del settore stanno investendo sempre più in progetti pilota che riguardano la blockchain per la tracciabilità del farmaco e la cybersecurity, anche a causa dell’incremento degli attacchi hacker nei confronti di aziende produttrici di vaccini anti Covid-19. Inoltre, le richieste delle aziende si orientano sempre di più verso la disponibilità di piattaforme digitali per la gestione dei dati lungo la filiera e l’analisi degli stessi grazie all’intelligenza artificiale, per la misurazione dei KPI.
Non è un caso che gli investimenti in questo senso stiano aumentando notevolmente. Secondo gli ultimi dati di NetConsulting cube, il mercato digitale del Lifescience in Italia riferito alla componente IT (hardware, software e servizi di sviluppo e manutenzione) nel 2021 ha raggiunto 1,5 miliardi di euro, di cui 310 milioni di euro riguardano il settore farmaceutico con un incremento dell’8,6% rispetto al 2020 e una previsione di crescita per il 2022 del 9,3%.
Un altro fenomeno che sta contribuendo a questa necessità di digitalizzazione del settore è sicuramente il fenomeno della terziarizzazione della produzione che già da diversi anni caratterizza questo comparto. Se da un lato per alcuni player questo significa occuparsi anche della produzione per conto di terzi, dall’altro, ha comportato l’ingresso di nuovi attori nella catena logistica del farmaco rendendo delicata la gestione della supply chain per l’ottimizzazione delle interazioni e dei flussi. Ed è qui che la digitalizzazione abilitata da Intesa e da tecnologie come intelligenza artificiale, robotica e big data svolgerà un ruolo chiave. Molte aziende stanno già investendo molto su impianti e macchinari all’avanguardia sfruttando gli investimenti previsti dai piani Industria 4.0 e Impresa 4.0.
Un altro fenomeno che sta contribuendo a questa necessità di digitalizzazione del settore è sicuramente il fenomeno della terziarizzazione della produzione che già da diversi anni caratterizza questo comparto. Se da un lato per alcuni player questo significa occuparsi anche della produzione per conto di terzi, dall’altro, ha comportato l’ingresso di nuovi attori nella catena logistica del farmaco rendendo delicata la gestione della supply chain per l’ottimizzazione delle interazioni e dei flussi. Ed è qui che la digitalizzazione abilitata da Intesa e da tecnologie come intelligenza artificiale, robotica e big data svolgerà un ruolo chiave. Molte aziende stanno già investendo molto su impianti e macchinari all’avanguardia sfruttando gli investimenti previsti dai piani Industria 4.0 e Impresa 4.0.