20-07-2021
Prosegue il percorso di innovazione avviato dal Presidio Ospedaliero “G. Rummo” di Benevento che ha presentato il nuovo centro di chirurgia robotica presso il Padiglione S. Pio con il nuovo da Vinci Xi, la piattaforma più evoluta per la chirurgia robotica mininvasiva, distribuita in Italia da ab medica.
Attraverso quest’importante investimento, la struttura ospedaliera compie un ulteriore passo avanti per dotarsi della strumentazione più avanzata e diventare uno dei centri di eccellenza nella sanità campana e di tutto il Sud Italia.
La nuova installazione, che è l’ottava in Campania (137 in tutta Italia), andrà a potenziare l’équipe dell’Unità Operativa di Urologia, diretta dal dott. Luigi Salzano, e il team di Chirurgia Generale e di Oncologia, diretti dal dott. Mario Annecchiarico, tra i massimi esperti di chirurgia robotica oncologica che si è trasferito da pochi mesi presso la struttura proprio per offrire le proprie competenze al territorio.
L’obiettivo è quello di ampliare presto l’utilizzo del sistema robotico anche al team di ginecologia per estendere gli straordinari benefici del da Vinci Xi a tutte le specialità dell’Ospedale.
I benefici per chirurgo e paziente offerti dal nuovo sistema robotico da Vinci Xi sono innumerevoli: a partire dalla visione 3D con ingrandimento fino a 10 volte che consente, senza l’ausilio di occhiali o altre apparecchiature, una visione più ampia, completa e dettagliata del campo operatorio rispetto alla chirurgia laparoscopica tradizionale. I quattro bracci robotici, inoltre, offrono ampia libertà di movimento e una rotazione di circa 540°, che aumenta la precisione del movimento chirurgico e consente di accedere ad anatomie difficoltose, senza rischio di tremore fisiologico. Il sistema è dotato di laser per ottimizzare il posizionamento dei quattro bracci robotici e raggiungere un livello superiore di precisione dell’intervento e riduzione dei tempi operatori. Con da Vinci Xi possono essere eseguiti anche gli interventi più complessi agendo su organi posizionati in diversi quadranti anatomici, senza la necessità di prevedere spostamenti del paziente o del robot.
Anche per il paziente il vantaggio è evidente, in termini di riduzione dei tempi di ospedalizzazione, che in molti casi vengono addirittura dimezzati, e di ripresa più rapida delle normali attività.
Attraverso quest’importante investimento, la struttura ospedaliera compie un ulteriore passo avanti per dotarsi della strumentazione più avanzata e diventare uno dei centri di eccellenza nella sanità campana e di tutto il Sud Italia.
La nuova installazione, che è l’ottava in Campania (137 in tutta Italia), andrà a potenziare l’équipe dell’Unità Operativa di Urologia, diretta dal dott. Luigi Salzano, e il team di Chirurgia Generale e di Oncologia, diretti dal dott. Mario Annecchiarico, tra i massimi esperti di chirurgia robotica oncologica che si è trasferito da pochi mesi presso la struttura proprio per offrire le proprie competenze al territorio.
L’obiettivo è quello di ampliare presto l’utilizzo del sistema robotico anche al team di ginecologia per estendere gli straordinari benefici del da Vinci Xi a tutte le specialità dell’Ospedale.
I benefici per chirurgo e paziente offerti dal nuovo sistema robotico da Vinci Xi sono innumerevoli: a partire dalla visione 3D con ingrandimento fino a 10 volte che consente, senza l’ausilio di occhiali o altre apparecchiature, una visione più ampia, completa e dettagliata del campo operatorio rispetto alla chirurgia laparoscopica tradizionale. I quattro bracci robotici, inoltre, offrono ampia libertà di movimento e una rotazione di circa 540°, che aumenta la precisione del movimento chirurgico e consente di accedere ad anatomie difficoltose, senza rischio di tremore fisiologico. Il sistema è dotato di laser per ottimizzare il posizionamento dei quattro bracci robotici e raggiungere un livello superiore di precisione dell’intervento e riduzione dei tempi operatori. Con da Vinci Xi possono essere eseguiti anche gli interventi più complessi agendo su organi posizionati in diversi quadranti anatomici, senza la necessità di prevedere spostamenti del paziente o del robot.
Anche per il paziente il vantaggio è evidente, in termini di riduzione dei tempi di ospedalizzazione, che in molti casi vengono addirittura dimezzati, e di ripresa più rapida delle normali attività.